Se non riesci a vedere oggetti lontani, per esempio le indicazioni stradali mentre sei in macchina, probabilmente sei miope: si pensa che il 35% della popolazione italiana soffra di questo disturbo visivo.
Che cos’è
La persona miope ha l’asse del bulbo oculare più lungo rispetto al normale (24 mm). Di conseguenza i raggi luminosi non raggiungono il punto giusto della retina e gli oggetti lontani appaiono sfocati.
Leggere un libro magari non è un problema, come guardare le cose da vicino, ma visualizzare oggetti che non sono a portata di mano può creare delle difficoltà.
Se la prescrizione del tuo oculista include un segno meno nella colonna SF (normalmente è il primo numero della ricetta), questo significa che sei miope. Più alto è il numero, più grave è questo difetto.
Sintomi della miopia
Oltre alle difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti lontani, la miopia può affaticare l’occhio, provocare cefalee e costringerti a strizzare spesso gli occhi per mettere a fuoco.
La miopia può svilupparsi a partire dai sei anni di età e peggiora progressivamente durante l’adolescenza. Se il tuo bambino si stropiccia gli occhi regolarmente, si avvicina molto al televisore o si lamenta di avere gli occhi stanchi, è il caso di fargli misurare la vista.
Si può curare?
La miopia si corregge facilmente con gli occhiali, con le lenti a contatto o con la chirurgia laser.
Se la miopia è leggera, per correggerla bastano probabilmente gli occhiali che vanno usati quando svolgi determinate attività, per esempio se vai allo stadio per seguire una partita.
Perché è così diffusa?
Non si sa cosa provochi l’allungamento eccessivo dell’asse oculare ma, in base alla ricerca sulle cause dell’aumento della miopia, il difetto può essere influenzato da fattori genetici, dall’orologio biologico personale e dall’ambiente.
Donald Mutti, del College di Optometria della Ohio State University a Columbus, ha svolto uno studio sul “boom” della miopia, osservando più di 500 bambini tra gli otto e i nove anni, inizialmente con una vista normale. Dopo cinque anni, tra i bambini che avevano sviluppato la miopia, uno su cinque aveva passato meno tempo all’aperto rispetto agli altri. I dati sono stati appoggiati in seguito da un altro studio su oltre 4.000 bambini australiani di età scolare a Sydney.
Oggi passiamo molto tempo a leggere e-book, lavorare al computer e fare networking con il nostro smartphone. Si pensa che l’utilizzo dei dispositivi elettronici a poca distanza dagli occhi contribuisca allo sviluppo della miopia e quindi, quando si scrive, si legge o si osserva il computer è consigliabile allontanarsi regolarmente dallo schermo: è un po’ come un detox digitale.
Se pensi di essere miope o di avere un bambino miope, prenota un appuntamento presso il tuo ottico di fiducia per una semplice misurazione della vista. Sarà facile diagnosticare la miopia e riscoprire una vista più nitida in pochissimo tempo.