Che cos’è il cheratocono? E quali sono i sintomi e le cause?

Il cheratocono si manifesta quando la cornea (la superficie anteriore dell’occhio) si assottiglia, alterando la sua naturale forma a cupola. Questo fa sì che la cornea si rigonfi verso l’esterno e diventi a forma di cono. Di solito si sviluppa tra l’adolescenza e i vent’anni ed è più comune negli uomini che nelle donne. 

La cornea ha un ruolo fondamentale nel focalizzare la luce sulla retina, contribuendo a produrre un’immagine nitida e chiara. Se è deformata, la luce non può essere messa a fuoco correttamente e le immagini appaiono sfocate. Chiunque sia affetto da cheratocono, è quindi affetto da astigmatismo irregolare. 

Quali sono le cause di questa patologia? 

La causa esatta è sconosciuta. Tuttavia, può essere associata a un eccessivo sfregamento degli occhi, all’esposizione ai raggi UV, a occhi irritati o all’uso di lenti a contatto non applicate correttamente. 

Quali sono i sintomi? 

A causa del cambiamento della forma della cornea, il cheratocono può provocare miopia e astigmatismo. Inoltre, è possibile che il paziente diventi sensibile alla luce. In condizioni di luce intensa, una maggiore quantità di luce entra nell’occhio. Tuttavia, a causa della forma irregolare della cornea, la luce viene dispersa anziché essere focalizzata correttamente sulla retina.

Si può curare? 

Esistono diversi metodi per trattare il cheratocono, a seconda dello stato di avanzamento della patologia. Di seguito abbiamo elencato i metodi di trattamento più comuni. 

Occhiali 

Inizialmente, gli occhiali possono essere la soluzione più semplice. Con il progredire della patologia, potrebbero essere necessarie lenti più spesse e pesanti. Questo potrebbe iniziare a compromettere la visione periferica. È inoltre probabile che la prescrizione cambi frequentemente, il che significa che potrebbe essere necessario cambiare gli occhiali e la prescrizione regolarmente. Per questi motivi, potresti prendere in considerazione le lenti a contatto correttive.

Lenti a contatto 

Se gli occhiali non sono più efficaci, potrebbe essere più adeguato l’uso di lenti rigide (permeabili a gas). Queste sono realizzate con un materiale più spesso rispetto alle lenti a contatto morbide e quindi la loro maggiore stabilità garantisce una migliore aderenza alla cornea, consentendo alla luce di entrare e mettere a fuoco correttamente. Bisogna tenere presente che è possibile che si debbano fare diverse prove prima di trovare la tipologia di lente a contatto più adatta, quindi non bisogna arrendersi! 

Se le lenti rigide risultano scomode, esistono altri tipi di lenti a contatto che possono essere d’aiuto, come ad esempio: 

Lenti morbide su misura – In genere più utili nel cheratocono precoce, queste lenti sono realizzate appositamente e spesso possono essere più confortevoli delle lenti rigide permeabili a gas (RGP) standard. 

Lenti ibride – Queste lenti hanno un centro rigido per mantenere la forma della cornea e un’area esterna morbida per garantire il comfort. Vale la pena di notare che non sono specificamente progettate per le persone affette da cheratocono. 

Lenti sclerali – La sclera è l’area bianca dell’occhio. Una lente sclerale è una lente a contatto morbida più grande che si appoggia sulla parte bianca dell’occhio invece che sulla cornea. L’applicazione può richiedere più tempo, ma in genere è più comoda di una lente RGP. 

Trapianto di cornea 

In casi molto gravi , quando le lenti a contatto non riescono a migliorare la visione, può essere necessario un trapianto di cornea. Questo tipo di intervento non è tuttavia molto usato da quando è stato introdotta una  terapia parachirurgica chiamata cross-linking corneale (CXL).  

Il CXL è un trattamento relativamente nuovo che può impedire il peggioramento della malattia. È efficace in oltre il 94% dei pazienti ed è necessaria un’unica operazione chirurgica ambulatoriale di 30 minuti. 

Il cheratocono si manifesta in genere in età adulta. Anche se cambiamenti nella prescrizione sono probabilmente impercettibili, è meglio effettuare regolarmente delle visite oculistiche, in quanto grazie ad esse si potrebbe prevenire o curare questa malattia degli occhi.