Nel corso degli ultimi vent’anni, con l’avvento dell’era digitale, il modo in cui i bambini trascorrono il tempo libero al di fuori dell’orario scolastico è cambiato drasticamente. Questo ha visto bambini di diverse fasce d’età utilizzare con maggiore frequenza dispositivi tecnologici di ogni genere, e trascorrere meno tempo in altre attività sociali ed educative.
Durante il lockdown, il tempo speso sul digitale è aumentato notevolmente tra i più piccoli, facendoci interrogare sull’impatto di queste nuove tecnologie sulla salute dei bambini.
Essendo questo un tema molto discusso, Lenstore ha condotto una ricerca che analizza diversi parametri tra cui il livello di obesità tra i bambini italiani, il tempo speso su internet ed il livello generale di attività fisica giornaliera, per scoprire quali sono le conseguenze più gravi e capire come potrebbe evolversi questa situazione in un futuro prossimo.
La frequenza del tempo speso online tra bambini e ragazzi
L’utilizzo dei social network tra i minori in Italia. In calo le iscrizioni tra i bambini di 9-10 anni
Otto ragazzi su 10 spendono più di due mesi all’anno sui social, uno studio rivela. Alla luce di questi numeri scioccanti, la ricerca di Lenstore ha analizzato quante ore al giorno bambini appartenenti a diverse fasce d’età spendono su internet, dimostrando che in generale i ragazzi spendono più tempo su internet rispetto alle ragazze (2,6% vs 2,5%).
In termini di presenza sui social, mentre tra gli adolescenti e i preadolescenti si vedrà tra qualche anno un aumento nell’utilizzo di queste piattaforme (dell’11% per i bambini di 11 e 12 anni, del 51% tra i tredicenni e quattordicenni, e del 30% tra i più grandi), nel 2025 vi sarà una diminuzione significativa dei bambini tra i 9 e i 10 anni iscritti ai social rispetto al 2010.
Lo studio prevede che nel 2025 il 9,7% dei bambini italiani appartenenti a questa fascia d’età sarà sui social, mentre nel 2010 la percentuale di bambini iscritti sfiorava il 20%.
Inoltre, secondo lo studio, il 6% dei bambini italiani di ogni età o genere soffre di cyberbullismo, con una prevalenza nei maschi (7%), il 2% in più rispetto alle femmine (5%).
La ricerca dimostra che questo fenomeno è prevalente tra le fasce d’età 11-12 e 15-17 (8% e 9% rispettivamente).
Per quanto riguarda invece la frequenza con cui i bambini fanno esperienze negative online il 13% dei maschi e delle femmine ha avuto incidenti spiacevoli sul web.
La ricerca analizza anche l’utilizzo di telefoni cellulari in tre diverse fasce d’età.
Secondo i dati, vi è stato un aumento graduale ma costante nell’utilizzo giornaliero dei telefoni cellulari tra i giovani, con un aumento del 2,6% dal 2016 al 2018 tra i bambini tra i 6 e i 10 anni, e del 2,2% nella fascia 18-19 anni.
Sbalordiscono le previsioni per il 2025; anno che vedrà un quarto dei bambini italiani tra i 6 e i 10 anni utilizzare il telefono cellulare ogni giorno, e un aumento del 3,5% dal 2018 nell’utilizzo giornaliero di telefoni cellulari tra i ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Quasi il 90% dei ragazzini italiani in questa fascia d’età userà il telefono cellulare ogni giorno.
Roshni Patel, optometrista e manager dei servizi professionali a Lenstore commenta:
“Il tempo prolungato di fronte agli schermi non solo influenza negativamente la salute generale dei bambini, ma può avere conseguenze negative gravi anche sulla vista. In caso di affaticamento agli occhi è consigliabile contattare il proprio oculista per discutere l’ eventuale prescrizione di occhiali o lenti a contatto.’’
Ellie Caudwell Casey, madre di due bambini di 8 e 11 anni racconta delle difficoltà nel limitare il tempo online:
“Con l’avvento della pandemia gli schermi sono diventati improvvisamente necessari all’educazione dei miei figli e a mantenere la mia salute psicologica.
All’improvviso siamo passati dall’essere una famiglia che si dedicava a diverse attività, ad accumulare ore ed ore di tempo alla settimana di fronte a dispositivi digitali. O
ra che le restrizioni anti-COVID si sono allentate, è difficile tornare alle buone abitudini, specialmente per i bambini. È una continua battaglia cercare di allontanarli dagli schermi, e questo mi preoccupa moltissimo.’
Ma esistono anche opinioni contrastanti.
Michelle Eshkeri, Amministratore delegato di Let ME Write, autrice di libri per bambini e madre di due, racconta di come non limitare il tempo di fronte agli schermi ha portato risultati positivi.
“Imporre a bambini o adolescenti un tempo limitato per utilizzare dispositivi tecnologici causa moltissime discussioni e conflitti inutili. Gli adolescenti devono imparare a regolarsi da soli e a fare scelte giuste per la propria salute e il proprio benessere, accompagnati da un supporto adulto.
Se i genitori tendono a prendere decisioni per i propri figli adolescenti, una volta adulti, il pensiero di dover fare delle scelte può essere schiacciante. Credo che gli adulti debbano sostenere i figli nel prendere le decisioni giuste per se stessi, senza imporre limiti o controlli.’
Il livello di attività fisica tra i bambini italiani è migliorato nel corso degli ultimi 10 anni
Rimanere fisicamente attivi è importantissimo per lo sviluppo di abilità fisiche ed il rafforzamento di muscoli e ossa nei bambini. Secondo Gov.uk, il sito del governo britannico, i bambini che fanno più attività fisica sono più felici e in salute, e dormono meglio rispetto ai bambini che non praticano sport. Inoltre, è stato dimostrato che rimanere fisicamente attivi ha dei benefici sullo sviluppo cerebrale e sulla capacità di apprendimento dei giovani, oltre che ad aiutarli a costruire la sicurezza in loro stessi e le loro capacità relazionali.
Secondo il sito ufficiale del governo britannico, il livello di attività fisica per i bambini tra gli 0 e i 5 anni di età dovrebbe essere di 180 minuti al giorno, mentre per quelli tra i 5 e i 18 anni dovrebbe essere di 60 minuti al giorno.
Secondo i risultati dello studio, vi è stata una diminuzione del -4% nel corso degli anni tra il 2009 e il 2019 della percentuale di bambini italiani che hanno una TV in camera (dal 48% nel 2009 al 44% nel 2019).
Un trend simile si nota per i dati relativi alla percentuale di bambini che trascorrono più di 2 ore al giorno davanti allo schermo, che è scesa dal 48% nel 2009 al 45% nel 2019.
In generale, il numero di bambini italiani che non fanno alcun tipo di attività fisica è diminuito, passando dal 26% al 20%.
I dati dimostrano che vi è stato un miglioramento generale del livello di attività fisica tra i bambini e ragazzi italiani nel corso degli ultimi 10 anni.
Ellie racconta di quanto sia fondamentale insegnare ai propri bambini l’importanza del movimento fisico, ma esprime al tempo stesso le sue preoccupazioni:
“Mi rammarica il fatto che al giorno d’oggi l’esercizio fisico non sia più spontaneo e involontario come una volta. Da piccola, non ero iscritta a nessun club o associazione sportiva, ma mi tenevo lo stesso in forma grazie ad esercizi tra cui andare in bicicletta a scuola e correre nel prato con i miei amici.
Vorrei che anche i miei figli facessero esperienza di questo tipo di esercizio fisico, più spontaneo e divertente, ma al giorno d’oggi non mi fido di farli andare in bicicletta da soli con le strade intasate dal traffico.”
Conclusione
Al giorno d’oggi i bambini spendono il loro tempo libero in attività al chiuso, di fronte a schermi digitali di ogni genere. Il successo dei social e dei videogame online sempre più interattivi ha portato i teenager italiani a sviluppare nuovi modi di interagire con i coetanei.
Dr Kalanit Ben-Ari, esperto di sviluppo dei bambini, psicologo di famiglia e fondatore di The Village, una comunità online per genitori commenta:
“Il mondo sta diventando sempre più dipendente dalla tecnologia, e questo significa che i bambini crescono utilizzando sempre più schermi di dispositivi digitali al posto che dedicarsi a passatempo tra cui giocare all’aperto o partecipare a sport di gruppo.
Credo davvero che i bambini di questa generazione non si muovono abbastanza. Il movimento infatti sta alla base dell’elaborazione sensoriale. Questo significa che in futuro i bambini che fanno poco movimento avranno più difficoltà con i loro comportamenti e il regolamento delle emozioni ed il successo accademico. I bambini stanno troppo tempo seduti, sia a scuola che di fronte agli schermi. Non fa bene e non aiuto la loro salute psicologica.”
Per questo motivo, in quanto genitori è bene monitorare il tempo speso su internet e incoraggiare a provare altri passatempo più sani e attivi, come spendere del tempo all’aperto, andare in bicicletta o leggere un libro.
Metodologia
All’inizio sono state analizzate diverse fonti, per raccogliere i dati relativi al tempo sul digitale e al livello di attività fisica tra i bambini italiani in diverse fasce d’età.
In seguito è stata calcolata la media del tempo speso su internet per tutte le diverse fasce d’età.
Le previsioni per il 2025 sono state calcolate grazie ad una formula che permette di applicare modelli matematici lineari ed esponenziali.
Tutte le fonti utilizzate possono essere trovate a seguire:
- https://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/indagine-2019-dati
- https://www.lse.ac.uk/media-and-communications/assets/documents/research/eu-kids-online/reports/EU-Kids-Online-Italy-report-06-2018.pdf
- https://www.openpolis.it/le-nuove-tecnologie-per-bambini-e-ragazzi-tra-opportunita-e-rischi/
- https://www.openpolis.it/le-nuove-tecnologie-per-bambini-e-ragazzi-tra-opportunita-e-rischi/
- https://www.lse.ac.uk/media-and-communications/assets/documents/research/eu-kids-online/reports/EU-Kids-Online-Italy-report-06-2018.pdf
- https://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/Dati2016
- https://de.statista.com/statistik/daten/studie/256599/umfrage/bmi–anteil-der-uebergewichtigen-in-deutschland-nach-bundeslaendern/